Come anticipavamo nell’ultima newsletter, questa settimana introduciamo una novità relativa ai metodi di pagamento.
Da ora è possibile infatti generare nuovi Bitmonds o scambiarli, utilizzando i sistemi di pagamento Apple e Google, in aggiunta al pagamento con carta di credito già disponibile.
L’obiettivo di questa novità è quello di rendere più snello e veloce il processo di generazione o di passaggio di proprietà.
Questo è stato possibile grazie al consueto supporto del nostro partner di pagamento Nexi e la disponibilità nell’ascoltare le nostre esigenze.
Se avete già configurato un account Apple Pay e Google Pay sui vostri devices, in questo articolo vedrete come poterlo utilizzare per generare nuovi Bitmonds o per le fee di cambio proprietà.
Se non avete ancora configurato questi strumenti, scoprirete come farlo in pochi passaggi.
Buona lettura!
Apple Pay
Apple Pay è uno strumento di pagamento in mobilità, che consente di effettuare pagamenti sia contactless in negozi fisici, tramite il sensore NFC integrato nei devices, sia online su siti web abilitati come Bitmonds.
E’ compatibile con Iphone (dal modello 6 e successivi), Apple Watch (tutte le generazioni) e con i Mac o Ipad dotati di riconoscimento dell’impronta Touch ID.
Gli utenti con modelli precedenti di Iphone possono usufruire del servizio tramite un Apple Watch. In questo caso, Apple Pay viene attivato con un codice di accesso che rimarrà attivo fino a quando l’utente indosserà l’Apple Watch.
E possibile registrare su Apple Pay le carte di debito, carte di credito e carte prepagate dei principali circuiti mondiali (American Express, Visa, V Pay e Mastercard).
Per configurare il servizio è possibile seguire alcune semplici indicazioni fornite direttamente da Apple.
Generare i vostri nuovi Bitmonds o pagare le fee di scambio usando Apple Pay è molto semplice: se il device e browser (no Chrome) sono abilitati per questo strumento, dopo avere selezionato la quantità di Bitmonds desiderata basta fare click su “Paga”.
In fondo all’attuale schermata di pagamento, troverete ora anche il logo Apple Pay. Facendo click sull’icona potrete effettuare il pagamento in modo diretto, tramite le carte che avrete configurato sul servizio. Senza dover reinserire i dati da zero.
E’ possibile che al primo utilizzo in assoluto, non solo sul portale Bitmonds, Apple Pay chieda alcune informazioni relative all’indirizzo di spedizione o alla carta configurata.
Google Pay
Google Pay è uno strumento di pagamento in mobilità molto simile a quello di Apple, ma dedicato ai devices Android.
Anche questo servizio permette pagamenti contactless nei negozi fisici, tramite il chip NFC che emula la carta di credito. Nello specifico, non invia il numero della carta di credito o di debito durante il pagamento, ma genera un numero di carta virtuale che rappresenta le informazioni dell’account dell’utente, mantenendo private le informazioni di pagamento.
Allo stesso modo, è possibile utilizzare Google Pay sui portali online abilitati come Bitmonds.
Per configurare il servizio è necessario possedere un account gmail e seguire le indicazioni fornite da Google.
Generare nuovi Bitmonds or pagare le fee di scambio usando Google Pay è molto semplice: se il vostro device e browser sono abilitati per questo strumento, dopo avere selezionato la quantità di Bitmonds desiderata fate click su “Paga”.
In fondo all’attuale schermata di pagamento, troverete ora anche il logo per il pagamento tramite Google Pay. Facendo click sull’icona potrete effettuare il pagamento in modo diretto, tramite le carte che avrete configurato sul servizio. Senza dover reinserire i dati da zero.
E’ importante che sia stato configurato completamente, anche per il pagamento contactless, altrimenti l’icona verrà visualizzata ma sparirà dopo pochi istanti.
A questo punto, non vi resta che provare!
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