Digital Collectibles: anche il collezionismo incontra il digitale

Digital Collectibles: anche il collezionismo incontra il digitale

Ci sono state le figurine dei calciatori, le cards NBA o del baseball, seguite in tempi recenti da T-shirts o Sneakers in edizione limitata e Action Figures dei personaggi Manga. Il collezionismo è da sempre un’attitudine naturale dell’uomo, che sceglie di collezionare per accrescere il legame con una propria passione e per differenziarsi.

L’evoluzione della tecnologia ha reso la quotidianità sempre più digitale, facciamo la spesa online, paghiamo le bollette con un click, inviamo denaro a nostri amici in ogni parte del mondo in pochi secondi. E così, anche i collezionisti in cerca di nuovi pezzi per completare le proprie raccolte, abbandonano le fiere di settore e si ritrovano sempre più nell’enorme mercato globale del web.

Ma è con i digital collectibles che il collezionismo incontra e si fonde completamente con la sfera digitale. Nasce una nuova era tecnologica in cui gli oggetti da collezione nascono e si conservano online, non possono essere rubati o rovinati e vengono tracciati grazie a nuove tecnologie come la Blockchain.

Quanto è rimasto del precedente collezionismo nella più recente novità dei digital collectibles?

Il collezionismo fa parte di noi

il collezionismo

Collezionare fa parte della natura umana. Chiunque almeno una volta ha iniziato a collezionare qualcosa. Spesso l’obiettivo non è nemmeno quello di completare la raccolta bensì trovare un pezzo pregiato, a tiratura limitata, desiderato da molti.

La rarità è sicuramente uno degli elementi più importanti nella valutazione di un articolo da collezione, tanto più un pezzo è raro, maggiore sarà il suo valore. Il desiderio di primeggiare all’interno della propria community è quello che porta i collezionisti a spendere centinaia di migliaia di dollari per l’acquisto di un pezzo unico o difficile da reperire.

Molto spesso il valore che diamo ad un pezzo da collezione non coincide con il valore fisico del bene, subentra un legame emotivo come moltiplicatore, più tempo si possiede un articolo, più elevato è il suo valore ai nostri occhi e spesso separarsene è assai difficile.

 

Il collezionismo diventa digitale: collezionare online e la nuova frontiera dei digital collectibles

Il mondo evolve, la tecnologia aumenta regolando sempre di più la nostra vita e il mercato si adatta a questi cambiamenti, così anche il collezionismo diventa digitale, per intercettare l’interesse delle nuove generazioni di Millennials, legate al mondo digitale e meno a quello dei prodotti fisici.

Poter offrire quel livello di esperienza aumentata che le nuove tecnologie da tempo permettono.

Basti pensare che oggi il 90% della musica viene fruita in streaming o in download. I supporti fisici come i CD o i lettori Mp3 sono già il passato. Tutto ciò che è fisico occupa spazio, può essere perso, rovinato o rubato, non è compatibile con uno stile di vita globale e in continuo movimento delle nuove generazioni. Quella che viene definita l’Era dell’Accesso.

Per rispondere all’esigenze del pubblico di oggi nascono così i digital collectibles, prodotti virtuali acquistabili e scambiabili, item numerati e tracciati. Già nel 2018 oltre dieci collectibles digitali sono stati venduti ad un prezzo superiore ai 100.000 dollari l’uno. È il segnale di come un mercato da sempre stabile come quello del collezionismo stia superando la barriera del digital, crescendo e alimentando anche l’interesse degli investitori. Forbes ha dichiarato che si tratta di un mercato stimato in 200 miliardi di dollari nei prossimi anni.

Ma quali vantaggi offrono i digital collectibles?

Le aziende che producono i digital collectibles, anche tramite la tecnologia Blockchain, possono registrare la proprietà e gli scambi sul mercato dei loro prodotti. E’ possibile così dimostrare l’unicità e la rarità di ogni singolo esemplare da collezione.

Dall’altra parte i collezionisti sono sicuri di acquistare oggetti digitali certificati e non falsificabili, che non si rovinano, identificati da un codice numerico univoco, che non occupano spazio e che non si possono smarrire. O peggio ancora rubare, perchè tutto è scritto in modo indelebile sulla rete.

Le transazioni e gli scambi tra collezionisti sono tracciate attraverso la tecnologia per garantire la sicurezza e l’autorevolezza ad entrambe le parti.

Uno dei più noti esempi di digital collectibles si è visto in occasione dei Mondiali di Calcio in Russia del 2018, quando Panini realizzò una collezione di cards virtuali dei calciatori. Per ogni figurina era possibile conoscere la tiratura, il numero di pezzi trovati e infine chi aveva terminato la collezione. Ma tutti sicuramente ricordiamo il fenomeno globale dei Pokemon che coinvolge milioni di persone nella ricerca di simpatici animali virtuali.

La digitalizzazione permette in ogni momento di vedere e mostrare la propria collezione da qualsiasi dispositivo. Non esistono spazio in cui posizionare bacheche di vetro o casseforti. I collezionabili sono sempre con noi nella rete.

Bitmonds e smartwatch

I desideri di esclusività e di differenza sono quelli su cui si basa l’idea di Bitmonds che ha creato una collezione di digital collectibles da indossare. Un punto d’incontro tra collezionismo, digital e fashion, rappresentato da diamanti digitali collezionabili, tutti differenti tra loro, che possono essere indossati e regalati.

Ogni articolo ha un ID univoco, un colore, un indice di purezza e un nome, semplici peculiarità che fanno di ogni pietra un esemplare unico, incarnando alla perfezione l’ideale di rarità che ogni collezionista ricerca.

Ogni Bitmonds è più o meno ricercato in base all’anzianità, alla rarità o alla purezza. Grazie ad uno smartphone o uno smartwatch è possibile interagire con la propria collezione di Bitmonds in qualsiasi momento, visualizzandolo e interagendo in modalità touch 3D, per mostrare i propri collezionabili sia nell’infinito mondo dei social, sia nel mondo fisico.

Bitmonds nell'outfit sullo smartwatch

Nel collezionismo fisico non è raro che venga creata una copia del proprio pezzo pregiato, in modo da poterla mostrare senza paura di furto. Tenendo al sicuro l’originale in cassaforte. Questo è l’irrazionale passato.

Collezionare per differenziarsi. Ogni collectible è l’equivalente di una card unica che nessun altro può possedere, nel mondo del digital fashion questo permette ad ogni individuo di indossare un accessorio differente, non esistono Bitmonds esattamente uguali, un pò come se nessuno potesse avere la stessa cravatta o la stessa borsetta. Ogni outfit, grazie alla propria collezione virtuale, diventa unico ed inimitabile.

Sullo stesso principio di esclusività ha creato la sua fortuna il videogioco Fortnite. Attraverso l’acquisto di patch e skin, alcune delle quali a tiratura limitata, è possibile personalizzare il proprio player e renderlo unico all’interno del mondo virtuale. Così ogni gamer ha a disposizione la propria collezione di collectibles da indossare a piacere durante il gioco.

Collezionare online, il futuro del mercato del collezionismo digitale

Alle persone piace collezionare, è un bisogno che esiste da secoli e ogni anno vengono spesi miliardi di dollari in oggettistica da collezione: card, dischi, autografi. Ma in un mondo sempre più globale e in movimento, nasce così la domanda di un mercato decentralizzato di pezzi collezionabili, la possibilità di avere sempre con sé la propria collezione di pezzi unici da mostrare e scambiare con gli amici.

I digital collectibles sono la nuova immagine della passione di un popolo di collezionisti, forse per questo gli esperti lo descrivono come uno dei settori in maggiore crescita che fa dell’esclusività e dell’hype marketing le proprie forze motrici.

In un mondo sempre più immateriale, in cui smartphone e smartwatch sono vere e proprie estensioni del nostro corpo, che ci permettono di pagare l’accesso alla metropolitana o inviare soldi senza mai toccarli, i digital collectibles sembrano la naturale evoluzione del settore.

Abbattono i confini geografici di una passione che fa della community di collezionisti la propria anima. Un collezionista di Roma e uno di Pechino sono oggi nella stessa stanza virtuale. In un mondo sempre più social, in cui le nostre vite sono vetrine da condividere con gli amici, non c’è più la paura di perdere o rovinare un pezzo da collezione che va quindi protetto o nascosto, ma anzi c’è il desiderio di mostrarlo a tutti in sicurezza. E il digitale offre questa opportunità ad un mondo che è cambiato.

Collezionare digitale è la naturale evoluzione di un mercato che accompagna l’uomo da sempre. E tu, hai già iniziato la tua collezione di Bitmonds?

 

Fonti
CITI I/O: https://citi.io/2020/07/06/is-the-future-of-collectibles-digital/
Techcrunch: https://tcrn.ch/2HZYsTg
Forbes: https://www.forbes.com/sites/geraldfenech/2018/11/08/unlocking-a-200-billion-dollar-collectibles-market-on-the-blockchain/#2c0168655540
Fifa: https://www.fifa.com/worldcup/news/panini-digital-sticker-album-launched-for-russia-2018